Champions League: il punto sulle italiane.

I gironi di Champions League sono ormai agli sgoccioli e le nostre tre italiane in gara si giocane tutte la qualificazione all’ultimo turno, pur venendo da cammini e umori diametralmente opposti (non usavo il “sintagma diametralmente opposti” credo dal ’96). Proviamo dunque a stilare una piccola scheda riassuntiva della situazione di ogni squadra.

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Milan: grazie al cielo esistono i Celtic Glasgow; la squadra che l’hanno scorso fece credere che la Juve fosse il Real Madrid, quest’anno si dimostra ancora più pippa e dona cordialmente un po’ di linfa vitale ai rossoneri, che per il ventesimo anno consecutivo devono affrontare la corazzata Barcellona (ma si sa, a Milano tengono molto alle tradizioni). Una brutta tegola invece per la famiglia Berlusconi: dopo la decadenza di Silvio, la vittoria del Diavolo in Europa costringerà l’entourage milanista a tenersi Allegri ancora per una settimana almeno. E se poi non perdono all’ultima contro l’Ajax, rischiano di tenerselo per tutta la stagione.

Napoli: fra due mercoledì contro l’Arsenal gli azzurri potrebbero centrare la quarta vittoria nel girone, e venir comunque rispediti a casa con un calcio in culo. Se infatti il Borussia dovesse lavarsi le ascelle col Marsiglia. Benitez e compagnia dovrebbero infatti fare mestamente le valigie: nel girone più cancaro ed equilibrato di tutta la competizione, a volte vincere non basta. Il dubbio è che capitan Cannavaro abbia fatto un malocchio alle guanciotte paonazze di Don Rafa, per vendicarsi del fatto che non gioca quasi mai (grazie al cielo).

Juventus: fra due mercoledì contro il Galatasaray la banda di conte potrebbe pareggiare e passare il turno con una sola, misera vittoria all’attivo (contro quelle seghe del Copenaghen, che han pure rischiato di farla grossa grazie all’ex di turno, Mellberg). Scherzi del calcio e del destino. Tevez ancora in cerca del gol in Champions, è forse l’attaccante che più ha tirato in porta tra le squadre europee: è sì che brutto com’è dovrebbe spaventare il portiere avversario col solo sguardo. Dato statistico: in caso di successo finale, Motta e Padoin si troverebbero con una Coppa Campioni in curriculum. Brividi.

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