Le ferie di Giovanni Trapattoni stanno per finire. Dopo il mondiale brasiliano, infatti, sbarcherà in Africa per guidare i leoni arancioni della Costa d’Avorio. Le ultime voci parlano di un contratto quadriennale finalizzato alla conquista della coppa continentale, obiettivo che sfugge da troppi anni a Drogba e soci.
Settantotto anni e non sentirli. La pensione non sfiora i pensieri del mitico Trap, pronto ad una nuova ed intensissima esperienza lontana dai confini del nostro paese. Eppure qualcuno aveva cercato di riportarlo sulle panchine nostrane: Lotito, ad esempio, lo ha corteggiato a lungo prima di rassegnarsi e affidare la Lazio a Reja.
La prima cosa da fare sarà sistemare le cataratte: scambiare Gervinho per un’antilope pettinata male potrebbe essere facilissimo; la seconda è quella di informarsi sulla lingua parlata nello Stato atlantico e cercare la parola dialettale equivalente a “strunz” (può sempre ritornare utile). Terza cosa idratarsi bene: il clima a Yamoussoukro o Abidjan non è quello di Dublino.
Ultima grande raccomandazione: caro Trap occhio ai fischi! Richiama i giocatori e non una mandria di bufali o rinoceronti!
Buon lavoro e forza Costa d’Avorio!
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