Coppa Italia: Lazio in finale con due tiri.

E’ una strana partita, questa semifinale di Coppa Italia. Da una parte c’è una Juve che crea gioco, manovra bene, fa un grande possesso e alla fin fine però non combina un cazzo. Dall’altra c’è una Lazio che non combina un cazzo per 95 minuti, ma nel minuto che si concede al gioco fa due tiri e due gol, approdando in finale.

coppa italia lazio-juve marchetti

E dunque, chi meritava il passaggio del turno?

Questione spinosa. Per il dominio del campo, la Juve; per la capacità di concretizzare, la Lazio.

Il racconto delle azioni salienti ve lo farei pure, ma temo che in questo caso non valga la pena: segnaliamo solo un super Marchetti che prende l’attacco bianconero a pesci in faccia, un Joe Vinco (d’ora in poi lo chiamerò solo così) che fa tutto bene finché non deve tirare e s’emoziona, Giaccherini e Isla da abbattere con un fucile da elefanti e infine il primo gol biancoceleste, davvero di ottima fattura. Il cross di Ledesma dalla tre quarti è una pennellata d’artista e Gonzalez è lesto a insaccare. Ci potevano stare un paio di rigori per la Juve (nel primo tempo Marchetti atterra Vucinic e nella ripresa Joe Vinco inciampa sull’ingombrante fallo di Ciani), ma in definitiva chi se ne frega: non ci si può appigliare a quelli, in una partita del genere.

Vidal dà speranza alla Vecchia Signora al 91′, Floccari le strozza l’urlo in gola al 93′; alla faccia di chi già lamentava un super recupero piazzato a favorire la Juve (in realtà ci stava tutto, tra cambi e infortunio di Hernanes).

Juve beffata? Sì. Ma dopo una partita del genere, se lo meritava pure.

E ora godiamoci un derby romano, a Roma, in finale.

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