Bologna – Milan 1-3, triplo Pazzini su triplo regalo.

 

Giampaolo Pazzini si prende la sua rivincita. Tre gol alla prima da titolare che fruttano anche la prima vittoria del Milan in questo campionato. Eppure non è stato per nulla facile, soprattutto per la continua e persistente difficoltà della squadra di Allegri di proporre un gioco degno di questo nome.

Pazzini ha realizzato una tripletta grazie a un triplo regalo, manco fossimo già sotto Natale. Il primo dono è stato consegnato direttamente dall’arbitro Tagliavento che, nel corso del primo tempo, ha fischiato un rigore generoso per un presunto fallo di Cherubin sullo stesso attaccante toscano. Il secondo dono è stato direttamente infiocchettato da Agliardi che, dopo essere uscito cercando farfalle, lascia il pallone sui piedi del “pazzo”. Il terzo regalo è opera dell’intera difesa bolognese, lenta e impacciata nel chiudere Nocerino al tiro e lontana mille miglia da Pazzini, lesto a metterci lo zampone sul tiro del centrocampista napoletano.

Il risultato è estremamente bugiardo. Il Bologna ha giocato alla pari con i rossoneri soprattutto nel secondo tempo. Diamanti, migliore in campo per i suoi, ha ripetutamente messo in difficoltà Abbiati, oltre ad aver provocato e realizzato il rigore del momentaneo pareggio.

Dopo la sconfitta con la Sampdoria era necessario vincere per Allegri. Resta la consapevolezza che sarà difficile ottenere grandi risultati costruendo, con così grande difficoltà, un gioco sicuramente lontano anni luce da quello che i tifosi si aspettano. La squadra di Pioli ha invece il demerito di disfare tutto ciò che di buono ha costruito in avanti con una difesa scellerata e disattenta.

Esordi impalpabili di Bojan e Niang nelle file rossonere e di Gilardino e Gabbiadini nella squadra rossoblù. Meglio l’ingresso in campo di De Jong che ha mostrato al pubblico del Dall’Ara il motivo per cui in Germania lo chiamavano “tosaerba”.

Alla fine restano tre punti in saccoccia e la certezza che il Milan ha trovato il suo centravanti d’area. Per migliorare tutto il resto (gioco, difesa e intesa in attacco) ci vorrà ancora del tempo. La sosta per le nazionali giunge a fagiuolo per sistemare gli automatismi che oggi hanno enormemente latitato in tutte le zone del campo.

 

Comments are closed.