Se avesse fato meno cagate e si fosse concentrato sulla sua carriera, Balotelli sarebbe il centravanti puro più forte del mondo. Ne abbiamo avuto testimonianza anche ieri, durante l’amichevole con il Brasile, terminata in parità (2-2).
L’Italia di Prandelli soffre, nella prima frazione, le scorribande e il talento offensivo dei verde-oro che bussano due volte alla porta di Buffon. Prima il rapace Fred (260 anni e non dimostrarli), dimenticato solitario sul secondo palo, e poi Oscar su grande assist da cineteca di Neymar, illudono i sudamericani e fanno notevolmente incazzare i tifosi azzurri.
L’Italia, ben messa in campo, macina gioco come da tempo non si vedeva. De Rossi accorcia le distanze su azione d’angolo mentre Balotelli spara una bordata da 30 metri (su palla regalata dagli uomini della Seleçao) che si infila sotto l’incrocio dei pali. Parità e palla al centro. Lo stesso Mario esulta (con un gesto eloquente) rendendosi conto della meraviglia compiuta e finalmente dice basta a quella faccia triste del piffero dopo un gol realizzato!
Da quel momento in poi l’Italia potrebbe chiudere i conti. Evidentemente però la matematica non è nelle corde di Balotelli che si mangia un paio di gol davanti ad un superlativo Julio Cesar. Alla fine del match Mario si darà, come voto in pagella, un misero 6. Noi siamo d’accordo: “6 un coglione a non giocare sempre così”.
Test superato anche per Alessio Cerci che gioca una partita più che discreta sulla fascia destra. Una valida opzione per Prandelli e una cazzo di cresta in meno per la Nazionale. Per ora va bene così. L’Italia dei giovani ci strapiace!
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