Calciomercato: il punto (interrogativo) sulle trattative.

Il calciomercato non si ferma mai e Palle di cuoio rizza le antenne sulle trattative in corso delle principali compagini di Serie A (era da tanto che volevo usare il termine “compagini”…).

calciomercato l'allenatore nel  pallone

La Juventus questa settimana chiuderà per Ogbonna, così com’è successo in tutte le altre settimane dell’ultimo mese; ma questa sarà quella giusta (?). In uscita sono sempre da piazzare Isla, che bonita bonita pare se ne vada all’Inter, e almeno uno tra Matri e Quagliarella, che dovrebbero finire come contropartite in una qualche trattativa per un giocatore la cui squadra attuale non accetta contropartite nella trattativa. Venduti Isla, sulla fascia in arrivo Kolarov e Basta; o Kolarov e basta. Ma Kolarov basta? E Basta, basta? Oppure kolarov? I dubbi non mancano.

L’Inter punta sempre forte su Nainggolan, ma a occhio dovrebbe puntare forte su Cellino. Per abbatterlo. Sarebbe infatti più semplice convincerci che Alvaro Pereira è un bell’uomo piuttosto che  spuntare un prezzo ragionevole al patron rossoblù. Zanetti, nel frattempo, afferma che il grande colpo dell’estate nerazzurra sarà Mazzarri; come dire: “Carissimi tifosi, nonostante le belle promesse fatte da Fernet Branca e quell’altro tizio che arriva dall’Indonesia con la valigetta piena di contante, quest’anno non arriverà un cazzo di nessuno.” L’importante è essere chiari fin da subito.

Tra le pretendenti ipotetiche del suddetto Matri, ci sarebbe anche il Milan, pronto a sfoggiare il tridente Matri, Balotelli, Pazzini: tre attaccanti dalle caratteristiche totalmente differenti, assolutamente complementari, che non rischierebbero neanche un po’ di pestarsi i piedi in campo. Nel frattempo sembra vicina la cessione di Robinho al Santos: Galliani ha abbassato le pretese da 10 milioni a un tozzo di pane e un bicchier d’acqua pur di levarsi il brasiliano dai maroni. Con quei soldi, punterà a comprare Ljajic a parametro zero l’anno prossimo, così Allegri potrà finalmente avere qualcuno da picchiare quando gli gira la ciribiricoccola.

La Fiorentina continua a seguire Mario Gomez, ma lui a quanto pare corre più forte. Rummenigge ha ammesso che il giocatore verrà ceduto e che lui vuole solo la Viola: ancora non s’è capito se parla della Fiorentina o del Sacachispas FC (gloriosa squadra di Buenos Aires), senza dimenticare il fascino del Sanfrecce Hiroshima. Nel frattempo Montella e Pradé si sono assicurati un colpo di sicura prospettiva a centrocampo, con un giovane italiano di grandi promesse: Ambrosini.

In attesa di sapere se il panzone di Benitez verrà riconosciuto come nuova provincia campana, il Napoli attende di sapere chi sarà il riccastro disposto a sborsare 63 milioni per Cavani: si parla, stranamente, di un interesse del PSG. Con quei soldi De Laurentis potrà sostanzialmente rifare la squadra da capo, sperando per i tifosi in almeno 12 colpi in difesa e magari uno in attacco. Per il momento ecco in arrivo Callejon e Gonalons, che se non altro sono divertenti perché sembrano due offese (e per di più fanno rima tra loro). In porta, possibile avvicendamento tra De Sanctis (che troverà così il tempo per scrivere una storia della letteratura italiana) e Rafael (acquistato perché si chiama come l’allenatore).

La Roma deve decidere se tenere o vendere De Rossi, se tenere o capire se qualcuno vuole Osvaldo, se tenere Taddei o fingere di dimenticarselo in ritiro, se tenere Lobont o abbandonarlo su una soglia dentro una cesta di vimini, se tenere Duro o mollare Pesante, ma soprattutto se e quando sfanculizzare Sabatini che in tre anni e riuscito a comprare la bellezza di due giocatori decenti e almeno due allenatori inutili (per sapere del terzo, si attenda qualche mese).

Sul fronte Lazio, infine, riportiamo l’ennesimo colpo strategico del direttore sportivo Tare: è stato infatti avvistato in una libreria, intento a comprare un dizionario d’italiano per Lotito.

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