Champions al via: chi la vincerà?

“E’ un torneo micidiale, uno scontro fratricida. Il più forte dovrà, infine, tra tutti trionfar. Chi sarà mai?”

 

Ci concediamo l’aulica citazione dalla sigla dei Cavalieri dello zodiaco per introdurre il nostro punto sulla Champions League 2012 che inizierà questa sera. (qui tutti i gironi)

Partiamo dall’Italia: Milan e Juventus giocheranno col proverbiale pepe al culo, perché sanno di non poter sbagliare. Il Milan non può sbagliare perché deve dimostrare di essere ancora una squadra vera e non un rottamaio; la Juve non può sbagliare perché deve dimostrare che il toppleier non serviva, che l’anno scorso non è stato un caso, che Conte ha i capelli trapiantati e non il parrucchino. Entrambe non possono sbagliare perché altrimenti perdiamo anche la possibilità di avere la terza squadra in Coppa a favore del Portogallo, nazione che può vantare un campionato poco più competitivo della nostra serie B

Le altre favorite sono più o meno sempre le solite degli ultimi anni: il Barcellona schiacciasassi di Messi eVillanova e il Real schiacciapalle di Ronaldo e Mourinho sono le pretendenti spagnole, aiutate da un Malaga figlio della raccolta differenziata dei calciatori di scarto, impestato di debiti, ma con un buon allenatore (quel Pellegrini capace di fare sfracelli in Sudamerica e di non combinare un accidente col Real Madrid). Sulle uvette liquorose non scommettiamo granché, mentre le altre due le vedremo perlomeno ai quarti e minimo una in semifinale, come da copione scritto.

L’Inghilterra risponde col Chelsea campione in carica, orfano di Drogba ma con un Hazard in piena esplosione; e gli juventini si augurano gli esploda una mezza rotulina, giusto per non far troppi danni a Torino. A far da spalla i due carrarmati di Manchester, City e United, legati da storie diverse ma simili. Simili perché entrambe non hanno combinato una sega negli ultimi anni in Champions League, diverse per i differenti blasoni che hanno cuciti sul petto: se infatti lo United di coppe ne ha vinte tre (l’ultima nel 2008), il City non ne ha vinta nemmeno una e anzi, spesso ha fatto emerite figure barbine (vd. eliminazione ai gironi lo scorso anno). E poi c’è l’Arsenal, senza Van Persie (allo United) ma con Giroud. Un po’ come il Milan che non ha più Thiago Silva, ma Zapata.

Mine vaganti arrivano da Francia, Portogallo e Russia: oltre a Porto, Benfica e Braga, squadre che storicamente vincono perché gli avversari entrano in campo in ciabatte pensando di fare la scampagnata, le vere outsiders di questa Champions potranno essere Paris Saint Germain e Zenit San Pietroburgo; entrambe costruite coi soldi del Fantacalcio, hanno ottimi allenatori (italiani) ed elementi di tutto rispetto. Lo Zenit è anche già squadra e con gli innesti di Hulk, Thor, Wolverine e Batman, può far davvero male. Il PSG invece è ancora in costruzione e ha un Ibrahimovic che è una garanzia: la garanzia di non vincerla, la Champions…

Sulle altre squadre non mi soffermo troppo, supponendo che cose impronunciabili come il Nordsjælland non saranno degne di nota (le ultime parole famose…).

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