Hibernian-Hearts 1940: il derby della nebbia.

hibernian-hearts 1940

La sfida Hibernian-Hearts del 3 gennaio 1940 è una partita che nessuno ha visto.

Nel campionato scozzese si gioca il cosiddetto “derby di Capodanno”, quello tra l’Hibernian Football Club e l’Heart of Midlothian Football Club, le due principali squadre di Edimburgo. I match tra Hearts e Hibs hanno questo nome particolare perché per buona parte del Novecento si sono giocati sempre – almeno una volta all’anno – entro i primi tre giorni di gennaio. Così successe anche nel 1940, nel bel mezzo della seconda guerra mondiale.

La partita invisibile

Il 3 gennaio 1940 a Edimburgo c’era la nebbia. Tanta nebbia.

Talmente tanta che dagli spalti dell’Easter Road era praticamente impossibile vedere cosa stava succedendo in campo. La partita, però, si poteva giocare lo stesso; e si doveva giocare lo stesso. E visto che si giocava, Robert Kingsley – radiocronista della BBC – doveva raccontarla. Anche se dalla sua postazione non vedeva un accidente. Il caro vecchio Bob venne contattato dal suo capo – a sua volta spinto dal War office scozzese – che gli intimò di raccontare la partita a qualunque costo: c’era la guerra, in Europa, e i tedeschi non avrebbero dovuto sospettare delle cattive condizioni meteo in cui versava la Gran Bretagna. In nessuno caso avrebbe dovuto dire che a Edimburgo c’era la nebbia. Inoltre, le truppe in spedizione avevano bisogno di straviarsi e tirarsi su il morale.

Così Kingsley s’inventò un metodo per raccontare Hibernian-Hearts; e, in parte, s’inventò proprio la partita. Durante il primo tempo poteva scorgere solo John Donaldson, ala sinistra degli Hearts, e John Gilmartin, ala destra degli Hibs: erano i più vicini al bordocampo. Nel secondo tempo pare che non vedesse neanche la linea. Finché poté, chiese ad alcuni spettatori di correre su e giù per la tribuna, e raccontargli almeno qualche azione saliente: calci d’angolo, punizioni, gol. Tutto il resto di quello che diceva al microfono era frutto della sua fantasia, e provò a raccontare la partita più bella di sempre.

Quando il sistema di aiuti si rivelò inaffidabile, Kingsley dovette infatti inventarsi tutto di sana pianta. Dicono i testimoni che racconto un match mozzafiato: ricco di gol, di numeri da giocoliere, di azioni esaltanti. Tutto finto, perché lui non vedeva niente. Nemmeno si accorse di un’interruzione della partita. L’arbitro decretò la fine con due minuti di anticipo, ma poi – accortosi dell’errore una volta giunto negli spogliatoi – richiamò i giocatori e li fece tornare in campo. Il caro vecchio Bob lo venne a sapere solamente il giorno dopo, leggendolo sul giornale.

Il 3 gennaio 1940 a Edimburgo c’era la nebbia. Tanta nebbia.

Talmente tanta che molti tifosi rimasero sugli spalti ben oltre la fine della partita, e lo stesso Kingsley continuò la telecronaca per circa 15 minuti più del dovuto. Si accorse che il match era giunto a conclusione quando vide alcuni giocatori degli Hearts aggirarsi per gli spalti in cerca di qualcuno. Il commentatore diede così i suoi saluti al pubblico dei radioascoltatori e poté finalmente porre fine a quella telecronaca tanto esaltante quanto fantasiosa. Si avvicinarono a lui i calciatori che vagavano per le gradinate e gli chiesero se per caso aveva visto uno dei loro compagni, che non li aveva seguiti negli spogliatoi. Ci immaginiamo la faccia del giornalista, e ci piace pensare che abbia risposto loro: “No. A dire il vero non ho visto nessuno di voi”.

Il 3 gennaio 1940 a Edimburgo c’era la nebbia. Tanta nebbia.

Talmente tanta che John Donaldson, l’ala sinistra degli Heart of Midlothian, era rimasto in campo a chiedere la palla ai suoi compagni, senza accorgersi che se n’erano andati tutti.

Hibernian-Hearts: un derby entusiasmante

Quella raccontata da Robert Kingsley doveva essere una partita avvincente. Ma anche Hibernian-Hearts, quella vera, se per caso qualcuno l’avesse vista, dev’essere stata divertentissima. Alla fine gli Heart si imposero fuori casa per 5-6, recuperando uno svantaggio proprio negli ultimi due minuti di recupero (mai “recupero” è stato termine più preciso…). Una sfida da 11 gol non era cosa frequente, neanche per quei tempi. Ci dispiace per il caro vecchio Bob, che magari, a vederla, si sarebbe divertito un po’ di più.

 

Fonte principale:

http://www.scotsman.com/sport/football/competitions/premiership/classic-match-hibs-v-hearts-new-year-s-day-1940-1-3253045

Fonti secondarie:

https://en.wikipedia.org/wiki/Edinburgh_derby

http://www.ilcalcioillustrato.it/il-derby-invisibile-di-edimburgo

Il derby di Edimburgo che nessuno vide