Il segno X dominante per l’Europa League delle italiane.

 

Dopo la vittoria del Napoli (leggi qui) sono arrivati tre pareggi per le squadre italiane impegnate nella prima giornata di Europa League. Tre risultati dal sapore agrodolce che lasciano più di qualche rammarico. Ma andiamo con ordine:

Inter-Rubin Kazan 2-2 La maledizione di San Siro permane. Ma poteva andare anche peggio per l’Inter che ringrazia Nagatomo, autore di una magia al ’91, e crocifigge nell’ordine Jonathan, Samuel e Ranocchia. Ancora una volta la difesa di Stramaccioni fa acqua da tutte le parti. Il terzino brasiliano impazzisce improvvisamente e regala un rigore ai russi. I due centrali hanno un senso della posizione assolutamente scandaloso. Per dirla breve, due gol regalati e ancora nessuna vittoria in casa per i nerazzurri. Certo, ci sono anche delle note positive. Livaja e il gol del pareggio a dimostrazione che 19 anni si possono anche non sentire a San Siro. Le parate di Handanovic e la voglia di non mollare mai e di crederci fino alla fine. Il girone è una merda per cui nessuna preoccupazione per Stramaccioni ma c’è sicuramente tanto lavoro da fare e maniche da rimboccare (e qualche epurazione).

Tottenham-Lazio 0-0 Alla fine è un punto d’oro per Petkovic viste le tante occasioni per la squadra di Villas Boas. Due gol annullati molto dubbi che hanno fatto sussultare l’intero White Hart Line ululante fischi e insulti verso la cinquina arbitrale. Tra le file biancocelesti una traversa di Gonzalez e qualche buona giocata di Mauri e Hernanes, con un Klose che ha vissuto certamente delle giornate migliori sottoporta. Uscire indenne da Londra è un risultato che alimenta i sogni dei tifosi che ora possono sognare in Europa come in Italia.

Udinese-Anzhi 1-1 Guidolin fa un massiccio turnover e in certe fasi della partita purtroppo si nota. Intendiamoci, i friulani non hanno affatto disputato una cattiva partita ma non si ha mai la netta sensazione che possano portare a casa i tre punti. L’Anzhi che nonostante i milioni non sembra affatto una corazzata, passa in vantaggio a causa dell’inettitudine del portiere Padelli che riesce nell’ardua impresa di farsi gol da solo. Dopo tante sofferenze e l’ingresso di qualche titolare la situazione muta e proprio in extremis Totò Di Natale riporta la partita nei giusti binari. Un pareggio che potrebbe soddisfare l’Udinese ma che non cancella la sensazione che l’impegno europeo non sia affatto tra i pensieri principali di Guidolin, soprattutto visto il girone di ferro in cui è capitata.

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