L’Inter sbanca lo Juventus Stadium (1-3) e rilancia le sue ambizioni scudetto. In una partita dalle mille polemiche Vidal porta in vantaggio la Juve (fuorigioco di Asamoah) dopo 20 secondi, ma nella ripresa una doppietta di Milito e il sigillo di Palacio ribaltano la situazione.
Campionato riaperto? A guardare la classifica sì: ora i nerazzurri sono a un solo punto dalla Juve strafavorita. Ma attenzione, strafavorita non a caso per il gioco che esprime, e comunque dopo 11 giornate è ancora presto per parlare di scudetto. Lo sa bene Stramaccioni. Lo sanno ancor meglio i tifosi interisti, che non senza malizia riterranno ancora la Juve vincente. A loro dire anche per qualche episodio più che contestato… E anche stasera episodi del genere non sono mancati.
Pronti via e un’azione travolgente della Juve libera Asamoah in area, cross per Vidal e gol lampo: 1-0! Peccato che l’esterno sia in posizione irregolare di almeno un metro: abbaglio colossale degli arbitri, e dopo una settimana di polemiche non poteva iniziare nel modo migliore proprio Juventus-Inter. I nerazzurri si vedono annullare il pareggio di Palacio per fuorigioco millimetrico (brava qui la terna arbitrale) e si lamentano per un’entrataccia di Lichtsteiner già ammonito non sanzionata col secondo giallo (sacrosanto). La gestione dei cartellini sarà d’ora in poi sbagliata da una parte e dall’altra per tutto il resto della gara (vedere giallo a Chiellini inesistente o quelli non sventolati a interventi interisti al limite). Fin qui l’arbitraggio, che condiziona sì molto la gara, ma in campo è pur sempre Juve-Inter. Intensità e agonismo a mille e spettacolo assicurato. Nel primo tempo la Juve potrebbe dilagare, ma Handanovic si supera su Marchisio lanciato a rete. Vucinic sembra in serata e Pirlo il solito dispensatore di classe. Lichtsteiner invece è il più nervoso della compagnia, e dopo il rosso scampato Alessio lo toglie per inserire Caceres. L’Inter ci mette un bel po’ a carburare, complice la partenza ad handicap, ma la ripresa è tutta un’altra musica.
Nel secondo tempo Vucinic accusa problemi: dentro Bendtner e partita che cambia. L’Inter prende coraggio e si affaccia con più convinzione dalle parti di Buffon. Su una punizione dal limite Marchisio trattiene in area per la maglia ingenuamente Milito: calcio di rigore, fiscale ma che ci sta. Dal dischetto lo stesso Principe calcia non benissimo, ma Buffon non ci arriva: 1-1. Strama inserisce Guarin, e da un contropiede da lui innescato parte l’azione del gol del sorpasso: bolide dal limite, respinta di Buffon e tocco vincente ancora del Principe. Stadium zittito. Il forcing della Juve è furioso, ma i tentativi dalla distanza del neo entrato Quagliarella e di Pirlo escono a lato di un soffio, e il pallonetto di Bendtner su cappella di Gargano non ha miglior fortuna. Per l’Inter allora dentro Mudingayi per chiudersi e sfruttare le doti di contropiede della squadra e fuori una punta: Milito. E proprio da un contropiede esce il 3-1 di Palacio che fa esplodere la panchina nerazzurra.
La Juve interrompe la smaronante striscia di risultati utili consecutivi ma raccoglie comunque gli applausi del proprio pubblico. L’Inter adesso inizia a crederci sul serio.
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