Milan, il bello arriva adesso

Impresa, sogno, eroi. Le parole giustamente si sprecano per esaltare l’inaspettata vittoria del Milan contro i cosiddetti ‘marziani’ del Barcellona. Vittoria per giunta meritata. Un 2-0 che non lascia scampo a Messi and Co., annullati negli ultimi venti metri di campo nonostante il classico stucchevole possesso palla. Il Milan fa la partita che deve fare: accortezza dietro, muro davanti all’area di rigore e ripartenze letali. Unico modo per battere la squadra più forte del mondo.

Milan-Barcellona

I marziani non si rendono quasi mai pericolosi, anzi è il Milan a sfiorare più volte il gol. Nel primo tempo El Shaarawy manca il controllo decisivo e Boateng sfiora il palo sul successivo corner. Nella ripresa la pericolosità si concretizza: punizione toccata male per Montolivo che riesce comunque a tirare, palla addosso a Pedro e quindi rimpallo sul braccio di Zapata (parrebbe involontario soprattutto per casualità e distanza ravvicinata), Boateng non ci pensa due volte e non sbaglia. Meritato vantaggio rossonero. Il Barcellona è tutto in due punizioni alte da fuori area e in un tiro sempre da lontano a lato di poco. I catalani non riescono a mettere in pratica le loro verticalizzazioni letali e il Milan può nuovamente approfittarne: pallone delizioso di Montolivo per il neoentrato Niang, dribbling su Puyol, passaggio per El Shaarawy e assist al bacio per l’accorrente Muntari che insacca. E l’arbitro glielo concede pure! Ci sarebbe anche la possibilità del tris, ma il contropiede finisce sui piedi di Traoré e quindi troppa grazia non viene concessa.

Fin qui la cronaca doverosa di una partita per molti aspetti storica ed eroica. Battere il Barcellona dei Messi, Iniesta e Xavi è sempre un’impresa da celebrare, soprattutto in quest’annata per loro da record. Ma il day after deve essere anche il punto di partenza per un’analisi più ampia della stagione. Innanzitutto guai a pensare di avercela già fatta: al Camp Nou l’impresa vera sarà quella di strappare la qualificazione senza vanificare una gara d’andata perfetta. E la storia del Milan dell’ultimo decennio è ricca di clamorose rimonte europee subite, a metà o per intero: da La Coruña a Istanbul, passando per il 3-0 dello scorso anno a Londra dopo le 4 pere sganciate all’andata. Proprio alla stagione passata occorre buttare un occhio: il Milan sta seguendo la falsa riga dell’anno scorso. Partenza in sordina (comunque non paragonabile a quella di quest’anno), rimonta invernale, qualificazione alla fase a scontri diretti di Champions e grande impresa nell’andata degli ottavi. Di questi tempi i rossoneri si rilanciavano nella corsa scudetto con la rimonta di Udine in emergenza proprio appena prima del 4-0 all’Arsenal e con il graduale recupero degli infortunati (poi ripersi nella fase decisiva della stagione, causa principale della perdita di uno scudetto in pugno). L’obiettivo è quindi quello di far tesoro degli errori dell’anno scorso, scendendo in campo a Barcellona con la stessa cattiveria agonistica di ieri per quanto riguarda la Champions e centellinando comunque le energie in vista della corsa al terzo posto in campionato. Nella passata stagione, dopo l’eliminazione ai quarti ad opera proprio del Barça, arrivò l’inaspettato ko con la Fiorentina che diede inizio ad un finale di annata da incubo.

Domenica ci sarà lo scontro diretto con l’Inter nel derby. Una partita per cui non dovrebbe esserci bisogno di trovare stimoli: sarà un Milan appagato e stanco o galvanizzato e ancor più pimpante? I nerazzurri si giocheranno stasera nella terra di Dracula l’accesso agli ottavi di Europa League. Per #StramaPornostar è emergenza in attacco: come arriverà al derby l’Inter? Appuntamento a domenica sera su Palle di Cuoio per scoprirlo. Seguitelo con noi! Ore 20.30: basta cliccare play!

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