NBA: nella notte Chicago esulta due volte, per Obama e per i Bulls.

Notte importante quella che si è vissuta a Chicago. In trepidante attesa per i risultati delle presidenziali americane (ha vinto Obama per la cronaca) ma con un occhio al parquet dove giocavano gli amati Bulls. Due dei simboli principali della città dell’Illinois, impegnati in sfide decisive (nel primo caso) o comunque importanti (nel secondo). La notte NBA prevedeva in tutto tre partite con tutti gli italiani in campo che, a dirla tutta, non hanno proprio brillato.

Chicago-Orlando 99-93 Belinelli non poteva fare molto di più dei due miseri punti raccolti in 7 minuti. Poco spazio e un solo tiro per l’italiano che fatica a trovare la sua dimensione con i Bulls. Ci hanno pensato Joakim Noah (20 p. 9 r.) e Luol Deng (23 p. 8 r.) a condurre i torelli alla vittoria. Orlando ha avuto il merito di rimanere in partita fino all’ultimo quarto con un Afflalo (28 p.) sugli scudi. Una sorta di remake delle elezioni che hanno visto la Florida (Stato decisivo) in bilico fino all’ultimo voto.

Oklahoma City-Toronto Bargnani segna 16 punti e gioca una discreta partita ma ancora non si carica sulle spalle il ruolo da leader che in Canada vorrebbero etichettargli una volta per tutte. Partita in cui i Raptors affondano immediatamente (57-38 all’intervallo). Unica nota positiva i 18 punti di Valanciunas, talento da coltivare. Per Oklahoma sei giocatori in doppia cifra e tanto riposo per i giocatori chiave, in un match che non prevedeva il loro decisivo apporto.

Denver-Detroit 109-97  Finalmente una vittoria per Denver partita malissimo con tre sconfitte consecutive in stagione. I Nuggets giocano di squadra (anche qui 6 uomini in doppia cifra a referto) e portano a casa un risultato importante. Gallinari (8 p.) tira male ma è decisivo sul parquet con altre mille piccole cose e una buonissima difesa. Detroit non vaoltre i 27 punti di Monroe e q ualche sprazzo di buon gioco.

 

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