Le cose che (forse) Neymar dovrà fare come testimonial di Qatar 2022

Neymar è a un passo dal PSG. Eppure, se l’affare dovesse andare in porto, il cartellino del giocatore brasiliano non sarà acquisito dalla squadra francese ma dal Qatar. Come testimonial dei mondiali di calcio del 2022. Tutto questo per pagare una clausola rescissoria enorme, oltre 220 milioni di euro, e aggirare il fair play finanziario dell’UEFA. Una roba che manco il più ubriacone degli sceneggiatori hollywoodiani sarebbe stato in grado di scrivere. E non è detto che il malefico piano degli emiri funzioni. Tra minacce di ricorsi del Barcellona e assicurazioni da parte delle istituzioni del calcio europee di controlli e vigilanza. Questione di cavilli e avvocati.

I compiti di un testimonial

In ogni caso sarebbe etico che Neymar iniziasse a calarsi nei panni del testimonial. Per questo proponiamo alcuni compiti che dovrebbe ricoprire da qui al 2022. Una lista per prepararsi a quello che diventerà il suo mestiere principale: la mascotte.

  • Vestirsi un weekend al mese da “sultano palleggino” per girare tutto il Paese come giocoliere del pallone.
  • Visitare tutte le case di Doha insegnando il fuorigioco e le regole della VAR
  • Imparare a memoria l’inno del Qatar e, di volta in volta, di tutte le nazioni che si qualificheranno
  • Aiutare gli operai, sottopagati e vessati, nella costruzione degli stadi testando manti erbosi e palloni (e denunciando gli abusi)
  • Girare i licei premiando i giovani calciatori e calciatrici qatarioti in tornei creati per l’occasione
  • Imparare a memoria la geografia e la storia del Paese
  • Fare un selfie con tutti i giocatori della nazionale qatariana, sorridendo ogni volta e raccontando la loro storia in un instagram stories
  • Passare le vacanze estive a Doha. Ogni anno. Rinunciando a Copacabana.
  • Fare il pendolare prendendo casa in uno dei grattacieli della Capitale del Qatar. Viaggiando ogni giorno verso Parigi.
  • Costruirsi un harem
  • Imparare a giocare con la tunica
  • Comprare l’ultimo modello di cammello e viaggiare nel deserto portando solo il pallone

Insomma. Un testimonial di un evento così grande non può mica permettersi di assentarsi o di venir meno al suo ruolo. Compatibilmente, ovvio, con gli impegni del PSG. Sei pronto Neymar?