Top & Flop della Serie A | #Giornata1

Finalmente! La Serie A è iniziata mettendo fine all’attesa snervante che ogni inizio agosto porta con sé. Possiamo dire basta con le tournée estive, con il turnover delle ferie, il turno per comprare due etti di prosciutto al supermercato e le paturnie di giocatori, procuratori, magazzinieri e fidanzate. 

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La prima giornata di Serie A

Che giornata è stata? Beh, con poche sorprese. Sì, l’Inter ha perso ma se vi sembra una sorpresa vi siete dimenticati delle ultime stagioni. Ottimo inizio per le neopromosse Cagliari e Crotone che, perdendo la prima gara in trasferta, hanno dato la possibilità ai loro allenatori di dire la solita cazzata di inizio stagione: «Dobbiamo dimenticarci del campionato scorso, la Serie A è un’altra cosa». Eh, grazie al piffero. Bene le genovesi e le romane. Montella ringrazia Donnarumma e Bacca mentre il Napoli, orfano di Higuain, sarebbe pronto a scaricare ingiustamente Gabbiadini dopo lo scialbo pareggio di Pescara. Ma andiamo con ordine:

Roma-Udinese 4-0

La Roma riesce nella sua impresa: far segnare Dzeko. Ci vogliono 66 azioni da gol, due preghiere, 456 guizzi di Salah e la complicità di una difesa rimasta in Friuli. Hertaux si frattura la mascella ma non è l’unico ad andare KO. L’Udinese, dal canto suo, prova a ripetere lo scherzetto dell’anno scorso (0-1 a Torino con la Juve, remember?),  ma dimentica che i falli in area vengono puniti con il calcio di rigore e il piano miseramente fallisce. Bene Perotti, freddo dal dischetto come un polaretto in freezer. La squadra di Iachini, orfana di Totò Di Natale, fa esordire la nuova promessa: Penaranda Adalberto Maestre. Ma la premessa non è proprio incoraggiante. Più che un giocatore ricorda un cocktail. E i capelli non aiutano.

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Juventus-Fiorentina 2-1

Khe dire? La Juve si dimostra cinica e cattiva superando una Fiorentina mai doma (nonostante si ostini a schierare gente come Tomovic). Paulo Sousa mette in campo subito il figlio di Chiesa: «Per vincere serviva una preghiera più convinta e non un Rossi qualunque!» ha dichiarato nel post-partita. La sorpresa più bella è Asamoah. Il nigeriano è tornato ad essere quel trottolino amoroso che ricordavamo dopo due anni di agonie e tormenti.

Il ritmo è alto ma serve un cross di Chiellini (controllate se non ci credete!) per sbloccare la partita: testata chirurgica di Khedira e Tata Rusanu (sorellastro di Tata Matilda) battuto per la prima volta. Nel secondo tempo di pensa Kalinic a pareggiare i conti su calcio d’angolo. Dormono tutti e il croato stacca indisturbato. Sembra una beffa ma poi ci pensa Higuain: bastano 8 minuti e 800 calorie bruciate per segnare di rapina il gol vittoria. Ora l’obiettivo per il Pipita è continuare a sostituire la pastiera e i babà con la bagna cauda. Ce la farà.

Milan-Torino 3-2

Il Milan, in estate, ha cercato di vendere Bacca a cani e porci. Lo ha offerto a tutti, pure all’Atletico Van Goof. Il colombiano, cocciuto come pochi, è rimasto a Milano e ha firmato la prima (e crediamo ultima) tripletta della sua stagione. Ma la squadra di Montella non ama vincere facile e così schiera, come negli ultimi anni, una difesa colabrodo. Belotti e Baselli segnano con facilità ma, al 93′, il “gallo” granata si fa respingere il rigore del pareggio da Donnarumma. No, non lo ha ipnotizzato. Semplicemente è stato più pollo che gallo.

Genoa-Cagliari 3-1

Gli isolani arrivano in terra ligure con una scorta di viagra e integratori da far invidia a un ospizio. Bruno Alves, Isla, Borriello, Padoin, Storari.. le vecchie glorie (tanto amate da Umberto Tozzi) ci danno dentro finché l’effetto dei ricostituenti dura. Ma non appena si apre una breccia è il disastro: tre pappine per un Genoa paziente che, alla fine, trova “l’axalto” giusto per portare a casa i tre punti. Va bene che in Sardegna i centenari pullulano ma forse qualche giovane in più non farebbe male alla formazione di Rastelli.

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Empoli-Sampdoria 0-1

Giampaolo tradisce subito la sua ex con una vittoria di misura. Gol di giustezza di Muriel che scaraventa una bomba urticante (cit) sotto l’incrocio. Corsi, presidente della squadra toscana, attacca: «Ci hanno distratto. Per 90 minuti hanno tentato di far indossare a Cassano la maglietta dell’Empoli e di chiuderlo nei nostri spogliatoi». Tentato abbandono di campione sbiadito: questo il reato ipotizzato. Ora la palla passa alla giustizia sportiva.

Pescara-Napoli 2-2

A Torino non hanno ancora smesso di ridere. La squadra di Sarri stecca l’esordio nonostante la doppietta di Mertens. Dopo il match il cartellino di Koulibaly ha perso più valore della borsa di Milano. Ora lo si può comprare per due bottoni, un cerotto e dodici figurine di Gianluca Grassadonia. Oddo ci crede fino a quando l’arbitro dà e toglie un rigore a Zielinski. Era dai tempi dello sponsor “Gis” che in Abruzzo non si festeggiava così per un pareggio casalingo.

Chievo-Inter 2-0

De Boer bagna l’esordio (e pure i pantaloni) con una sconfitta netta. Ranocchia sfrutta l’occasione di giocare titolare e conferma di essere pronto per la tribuna. Per lui un posto vicino a Lucchetta come commentatore della pallavolo alle Olimpiadi. Nel 2024 a Roma. Ottima partita di Erkin che imita chi lo ha voluto fortemente e si fa “esonerare” dopo una sola partita. Ora seguirà Mancini in giro per le spiagge d’Italia e d’Europa come mozzo sul suo yacht. Birsa segna due gol facendo ricredere tutti i fantallenatori che hanno deciso, per l’ennesima volta, di puntare su chiunque tranne che su di lui.

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Bologna-Crotone 1-0

Ottimo esordio per i calabresi in Serie A. Rubano lo spray dalla tasca dell’arbitro e disegnano una linea dentro la propria area piccola di porta. Non usciranno da lì neanche sotto tortura. Ci pensa Destro a punire l’unica mancanza di una difesa perfetta e di una squadra lontana anni luce da quella vista in Serie B. Il Bologna, in attesa di Balotelli, si conferma squadra quadrata: «L’abbiamo sempre Saputo» ha confermato il Presidente.

Atalanta-Lazio 3-4

Sfida tra due squadre sotto gli effetti di allucinogeni. I difensori, a causa di qualche sostanza usata per tagliare il prato, vedono cinque palloni e dodici attaccanti ad ogni azione avversaria sbagliando sistematicamente la marcatura. Questa è l’unica spiegazione possibile per giustificare i gol di personaggi come Petagna e Cataldi che con il calcio hanno poco a che fare.

Palermo-Sassuolo 0-1

Chi fermerà Berardi e il Sassuolo? I neroverdi si prendono anche i primi tre punti di questo campionato superando un Palermo scialbo e scolorito. Zamparini pronto a vendere il club, Ballardini pronto a far giocare altri giocatori sconosciuti e impresentabili. Posavec, Cionek, Rajkovic, Alesaami, Balog. Molto peggio di: Ivarov, Valeny Jaric Stremer Dodo, Iouga Espimas Ximelez, Minanda, Castolo e Ordaz. E voi sapete a cosa mi riferisco.

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Alla prossima settimana guys! 😉