Per chi l’ha seguita in questi anni di carriera sa quanto vale quest’oro per Tania Cagnotto. Un oro desiderato, sfuggito, sognato, sfiorato e ora, finalmente, ottenuto. Poco importa se la disciplina, il trampolino da un metro, non è presente alle Olimpiadi. Tania ha fatto una gara pressoché perfetta (ultimo tuffo con brivido finale), in testa dall’inizio alla fine, con le cinesi a rincorrere. E non si trattava di due tuffatrici “minori” ma le migliori che la squadra asiatica poteva mettere in campo: Shi Tingmao e He Zin (saranno le titolari dai 3 metri).
A 30 anni compiuti finalmente Tania può sentire risuonare l’inno di Mameli. Nella piscina di Kazan, in Russia, gli applausi sono tutti per lei, la tuffatrice con “la r moscia”, la cinese d’Italia, che da anni ci fa appassionare ad una disciplina che meriterebbe più considerazione.
Cosa si può dire ancora?
Beh, innanzitutto che in questo momento la Cagnotto è la più forte tuffatrice italiana di tutti i tempi; che le speranze per Rio 2016 (ovvero le prossime olimpiadi) trovano nuova linfa; che nonostante non sia località marina a Bolzano sanno valorizzare grandi tuffatori.
Siamo appena all’inizio di questi mondiali di nuoto ma già abbiamo avuto delle belle soddisfazioni. Compreso Matteo Furlan che si è portato a casa una bella medaglia di bronzo nel nuoto di fondo (5 km di vera fatica in mare aperto).
E dopo i festeggiamenti si riparte.. ora c’è la finale dai 3 metri. Il solito predominio cinese è il risultato più probabile. A meno che Tania non abbia la voglia di rovinare un’altra festa alle rivali dagli occhi a mandorla.