Top(o) player: il mostro inventato dai giornali.

Da un po’ di tempo a questa parte i giornalisti sportivi amano alla follia crogiolarsi in definizioni vaghe come la nebbia, insistendo al punto di farle amare quanto un calcio nei maroni. Quando poi sono gli addetti ai lavori (allenatori, dirigenti…) a fornire lo spunto, allora è finita: “Mister X”, il “top player”.

Il top player…

Questo essere ha assunto ormai i contorni della belva mitologica, un ircocervo anglofilo per metà bravo e per metà costoso; un’entità definita in passato in vari modi: “campione”, “fuoriclasse”… ora invece si può definire alternativamente con la perifrasi “cazzata dei giornali”. Perché ogni giorno c’è una squadra delle nostre che punta forte uno di questi giocatori-topi: la Juve l’anno scroso aveva già preso Aguero, quest’anno è su Van Persie, l’Inter segue Lucas, poi vira su Robben. Tutti giocatori attorno alla quarantina, ma non di anni, bensì di milioni di euro!

E puntualmente, ovviamente!, arriva il 31 agosto e invece delle bombe di mercato scoppiano le bolle di sapone. Però dobbiamo capirli, i poveri giornalisti sportivi: non succede una cippa per giorni e giorni e loro hanno un quotidiano da riempire. Mica possono mandare qualcuno nel bel mezzo del niente e intitolare “Tragico vuoto”, come diceva qualcuno; e non possiamo nemmeno proporre di far uscire i giornali solo il lunedì, perché ormai internet ha sdoganato tutto.

Non ci resta che sorbirci un top(o) player nuovo al giorno, che peraltro avrà probabilmente anche una topa moglie.

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