Verso Brasile14: l’Argentina.

Eccoci qui di nuovo per presentarvi, giorno dopo giorno, le squadre partecipanti ai mondiali di Brasile 14. Oggi tocca all’Argentina.

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Parlare dell’Argentina è sempre molto difficile: una squadra che può permettersi di lasciare a casa Tevez perché in attacco ha Messi, Higuain, Aguero… e poi in porta ha Romero e Andujar. Una squadra sicuramente favorita, che può contare su gente campione di Spagna con l’Atletico Madrid, campioni d’Inghilterra col Manchester City, campioni d’Europa col Real Madrid, e retrocessi in serie B col Catania.

Il valore dei calciatori albicelesti lo conosciamo tutti: tecnicamente sono Messi bene, fanno le gite in Campagnaro e fanno la pipì tutti assieme (perché chi non piscia in compagnia non è figlio Di Maria), fanno la pista per la Biglia e bevono caffè Lavezzi. Viene da chiedersi perché Sabella abbia deciso di convocare Gago: non solo perché se l’è ricordato (noi l’avevamo onestamente rimosso), non solo perché è onestamente un giocatore abbastanza inutile, ma pure perché è rotto! Nel Boca Juniors questa stagione ha giocato 20 partite (9 nel torneo di apertura, 11 in quello di clausura) per poi rompersi il legamento collaterale del ginocchio nella partita di aprile contro il san Lorenzo; 60 giorni di stop e rientro previsto… il 14 giugno! Un altro grosso mistero di questo mondiale 2014: avrà pensato: “Quando mi scappa, Gago”.

Per il resto l’Argentina non può che far bene. Ma potrebbe anche far male. Dipende da quanto Messi vomiterà prima di entrare in campo e quante volte Campagnaro riuscirà a farsi espellere (perché Campagnaro, ricordiamolo, è un possibile titolare). Sarà la prima volta senza Javier Zanetti dal 1921: vediamo se la sua assenza si farà sentire.