Quattro italiani vestiti di bianco con la racchetta in mano nella seconda settimana di Wimbledon. Non possiamo che esserne felici e sperare che non sia tutto finito qua. Insomma, con tanti campioni usciti anzitempo un minimo di speranza ulteriore ce la concediamo.
Dopo Pennetta e Knapp, ecco Roberta Vinci che spappola la Cibulkova (n°11 del tabellone) con una prestazione assai convincente: 6-1 6-4 con poche possibilità di replica. Tre donne agli ottavi e la conferma che il tennis femminile nostrano, nonostante qualche acciacco di troppo, trova sempre la sua linfa anche quando qualcuna perde il treno inopinatamente (vedi alla voce Errani).
In campo maschile è Andreas Seppi ad accedere agli ottavi. Cinque set per battere il samurai Nishikori (avversario ostico ma alla portata dell’altoatesino) 3-6 6-2 6-7 6-1 6-4: una vera battaglia. Eppure si tratta di un successo meritato che appare agli occhi del nostro movimento ancora più importante: erano tredici anni che un tennista italiano non raggiungeva gli ottavi dello slam sull’erbetta. Era anche ora.
Ultimo commento riservato per quel geniaccio assoluto di Fognini: eliminazione precoce, commedia dell’arte sulla rete con una prestazione attorale di primo piano: sceneggiata degna di un oscar. Risultato? 10.000 sterline di multa, una delle più salate degli ultimi anni. Niente male direi.
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