Armstrong, no’ ti capissi ‘na Svorada!

Giusto l’altro giorno Lance Armstrong ha confessato quello che tutti, bene o male, già sapevano; qualcuno non ci credeva, qualcuno non voleva crederci, e invece è proprio così: il ciclista più vincente della storia del Tour de France era dopato fin sopra le orecchie.

armstrong tour de france annullati

Noi già al momento della contanna dell’USADA (ancora no’ gavemo capìo per cossa xé che li ga usada…) ci chiedevamo che bisogno avesse uno come Armstrong, che aveva già vinto su tutti tornando a pedalare tra i professionisti dopo aver sconfitto il cancro, di fare barare per vincere ancora. Che fosse un baro tra i bari, probabilmente è purtroppo vero. Che alle lusinghe del successo difficilmente si resiste, lo è altrettanto e forse ancor di più.

Dispiace però quando un’idolo, un simbolo di rinascita come Lance, sempre attivo anche nel civile, si sputtana a fine carriera, quando si scopre che era ricorso ai trucchetti peggiori, per lo sport e per la sua stessa salute.

Sdrammatiziamo un po’ col titolo ed esprimiamo il nostro pensiero riportando alla mente un’altro ciclista molto in auge negli anni Novanta, specialmente qui in Veneto… Armostrong, no’ ti capissi ‘na Svorada!

 

 

*ringraziamo il Palmez per l’inimitabile supporto

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