La notizia rimbalza nei maggiori siti d’informazione sportiva: Cellino avrebbe esonerato Diego Lopez per dare la panchina al suo amico e fedelissimo Gianluca Festa (con il quale sedeva spesso in tribuna a guardare le partite e a fare gesti scaramantici).
Diego Lopez, in assoluto l’allenatore meno pagato della Serie A, era in procinto di fare il corso e prendere il patentino ufficiale e stare così in panchina senza supporto (vedi alla voce Pulga). Anche De Laurentiis aveva affermato di aver pensato a lui per il dopo Mazzarri e di aver vagliato il suo nome per la panchina partenopea. Che sia questo il motivo per il licenziamento? Che sia la voglia 8giustissima) di battere cassa dell’allenatore uruguagio? Che il presidente si sia alzato male stamattina? Che abbia avuto voglia di far Festa?
Rimane una scelta inspiegabile. Lopez ha condotto il Cagliari ad una salvezza che, ad inizio stagione, era più chimerica dell’intelligenza per Pistocchi o dei capelli per Mazzocchi. Eppure tutto ciò pare non sia bastato. All’urlo di: “il giocattolo è mio e al massimo (Cellino) lo sfascio io!” i tifosi cagliaritani sono costretti a sopportare l’ennesimo capriccio del loro presidente. Speriamo sia soltanto una voce ma, visto il soggetto, non mi stupirei del contrario.
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