Da Milano parte un coro vendittiano: “Graaaazie Roma!”

Il gol di Osvaldo allo scadere ha creato più di qualche turbolenza all’aeroplanino di Montella costretto ora ad un atterraggio di fortuna per avaria. La Roma di Andreazzoli (fino a quando?) supera la Fiorentina in trasferta all’ultimo respiro, rilanciando le sue chance Champions (remotissime).

A Milano è scoppiato, parallelamente, un nuovo amore per la Capitale. Altro che rivalità, un favore come quello fatto da Totti e compagni, sarà duro da restituire. Se il Milan dovesse vincere oggi metterebbe una seria ipoteca per quel terzo posto che significa paradiso europeo del calcio e totale indebitamento con i giallorossi.

Della Valle, dal canto suo, può essere comunque contento. Ieri la sua squadra non ha segnato e quindi ha evitato un’altra serie interminabile di prese in giro sul suo modo di esultare, vivere la partita, chiazzare le ascelle.

La lotta è ancora aperta ma, la sconfitta di ieri, fa più male che vedere giocare Facundo Roncaglia. La Roma invece rivela di essere ancora viva, vuole giocarsi le sue carte fino in fondo sapendo che arrivare davanti a cugini sarebbe già una bella soddisfazione.

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