Qualche patema di troppo ma alla fine l’atto conclusivo delle Final Eight di Coppa Italia sarà quello pronosticato: Varese-Siena. Le due compagini hanno vinto le rispettive semifinali soffrendo (soprattutto Siena) ma portando a casa quello che maggiormente contava: la qualificazione alla finale e la possibilità di disputare la terza partita in pochi giorni.
Per Varese una vittoria difficile arrivata solo negli ultimi minuti grazie anche ai problemi di falli dei capitolini che hanno visto accomodarsi in panchina, uno dopo l’altro, prima Lawal e poi Jones. La mancanza di fisico sotto canestro ha permesso ai lombardi di scavare quel gap definitivo nell’ultima parte del match, conclusosi 81-71. Per i ragazzi di Calvani resta l’ottima figura fatta in queste due partite e la buona intesa raggiunta da Goss, Taylor e Datome. Varese, conscia di dover migliorare le sue percentuali di tiro in finale, sa che può affidarsi a Sakota ed Ere dato il loro splendido stato di forma attuale.
Sassari fa sognare i suoi tifosi per tre quarti ma poi cade alla distanza sotto la maggiore esperienza e organizzazione di gioco di Siena. I sardi toccano anche il più 13 nel terzo quarto ma poi, a causa di qualche attacco forzato e dell’intensità difensiva toscana, si fanno riacciuffare da un meraviglioso Daniel Hackett (meglio di Bobby Brown) e un concreto David Moss che, coadiuvati da Eze, Janning e Kangur, s’impongono per 85-78. Nonostante la partita sontuosa dell’ex di turno, Bootsy Thornton, Sassari paga la minore capacità di sopperire alle assenze (Vanuzzo) di Siena (Ress resta comunque in campo una decina di minuti) che ora si giocherà la possibilità di inanellare la quinta coppa Italia consecutiva in finale contro Varese.
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