Il Milan affonda il Napoli (e Mexes prende pure la sufficienza)


Strane cose sono avvenute oggi a San Siro. Il Napoli ha presentato una squadra di allocchi che ha preso due schiaffi senza rifilarne neanche uno. Due zapatos entrano dalla panchina per trovarsi uno contro l’altro.  Mexes si è ricordato di essere un giocatore di calcio e prenderà la prima sufficienza in pagella dopo 47 insufficienze gravi. Koulibaly si trasforma in Ciani e cerca d’ingropparsi l’arbitro di linea per salvare un pallone destinato ad uscire. Bonera pensa di avere vent’anni e sgroppa sgroppa sulla fascia… prima di beccarsi, in debito di ossigeno, l’ammonizione per aver abbracciato Mertens. Insomma, una partita strana.

download (7)Inzaghi però gongola. Menez e Bonaventura, scelti dal primo minuto con Honda, segnano e giocano bene. Nessun punto di riferimento e tanto movimento. Una tattica che premia: il primo fulmina Rafael con un diagonale rasoterra precisissimo; il secondo stacca, solo in area, e chiude la partita con una capocciata stordente. Per il resto poche emozioni: tanti tiri telefonati, poche parate degne di nota, qualche ammonizione di troppo e una marea di cross buttati al vento. Higuain che urla, Koulibaly che grugnisce, Mesto che sbuffa, Inzaghi che si sistema i capelli dietro le orecchie.

Per Benitez, raggiunto in classifica proprio dal Milan, tanti motivi su cui riflettere: la pochezza della difesa (Albiol disastroso); il centrocampo con poche idee; gli esterni che spingono poco e male; Mertens, Hamsik e Jorginho ombre che s’aggirano sul campo di gioco, poco incisivi e molto irritanti. Per il Milan un grande ritorno in mezzo al campo: quello di Montolivo; una buona gestione della partita e una buona tenuta difensiva: pochi brividi dietro e ottime ripartenze davanti. Tegola l’uscita di Rami per infortunio ( su soera niente di grave). E alla fine va benissimo portare a casa la vittoria anche se il gioco non è stato brillante per 90′. Arrivano tre punti e una grande dose di fiducia per la trasferta romana contro Totti e compagnia. Quella sarà la partita della verità. Lì si deciderà una parte del destino rossonero di questa stagione.