Inter – Bologna: le “Pagellissime” di Coppa Italia

Ci vogliono 120′ di inquietante telecronaca Rai prima che tra Inter e Bologna esca una semifinalista. Sotto il nevischio di San Siro l’Inter va avanti di due reti, ma nel finale si fa raggiungere in 4′ dagli uomini di Pioli, in gran spolvero. All’ultimo sussulto uno zompo di Ranocchia decide la sfida, con la complicità di Agliardi. Ma vediamo insieme la prova dei singoli:

Pagelle

INTER

Handanovic – 7,5: Tre super-parate del portierone sloveno evitano ulteriori brutte figure a Silvestre & Co. Baluardo.

Silvestre – 5: Inizia bene, finisce in disgrazia. Si fa anticipare più di una volta da Gilardino e sul gol del pareggio poteva essere posizionato meglio per chiudere di testa.

Ranocchia – 7: Da centrale gioca una partita da 6,5 fatta di interventi puliti e impostazione sapiente. Mezzo voto in più per lo zompo decisivo al minuto 120.

Juan Jesus – 6,5: Buon ritorno del roccioso brasiliano che chiude bene anche quando Pereira sonnecchia in difesa. Poco preciso però coi piedi.

Jonathan – 4: Incommentabile. Per un po’ passa anche inosservato perchè i compagni non gliela danno e lui non la cerca. Ma quando Diamanti passa di lì son dolori. Al 84′ in evidente debito d’ossigeno sviene sul cross di Motta consentendo a Gabbiadini, in sospetta azione flatulenta sul brasiliano di fattezze tolkeniane, di insaccare indisturbato.

Zanetti – 7: Mostruosa partita dal punto di vista atletico del capitano nerazzurro che inizia da mediano-tutor di Benassi e finisce da terzino al posto dei resti umani di Jonathan. Al 110′ una sua percussione conclusa con uno sfortunato palo  fa partire i cori struggenti dei tifosi. Pure la Madonnina del Duomo si unisce alla sciarpata.

Benassi – 5,5: Dopo gli elogi con il Pescara, parziale bocciatura per la prestazione di Coppa per il giovane modenese che paga l’aggressività degli avversari e forse l’acido lattico di sabato. Nonostante ciò gioca 45′ tutt’altro che deprecabili.

Pereira – 6,5: 7,5 per il cuore che ci mette per 120′ di grande corsa e spinta e 5,5 per gli svogliati ripiegamenti difensivi e i relativi buchi. Apprezzata dal pubblico femminile la maschera che ne nasconde i connotati. Da riproporre.

Guarin – 7,5: Trascinatore ad intermittenza, abbatte la porta di Agliardi con un siluro e gestisce l’attacco dell’Inter con tutti i suoi pregi e difetti. Finisce letteralmente esausto. In crescita.

Cassano – 6+: Voleva giocare? Beh, il barese potrà allora dirsi contento di 120′ in campo che conclude da stirato. Nel mezzo una partita sufficiente, ma caratterizzata da imprecisione e forse da ansia da giocata illuminante, assist o gol che sia. L’assist arriva, ma il gol da cineteca glielo leva Agliardi.

Rocchi – 5: Gira a vuoto per metà partita, mostrando di non essere ancora entrato negli schemi di gioco. Anche fisicamente un po’ sottotono. Magari il 100 gol arriverà proprio contro la Roma, sperando che il freddo milanese non gli acutizzi i reumatismi.

Palacio – 6,5: Prima sbaglia un gol fatto, poi ne inventa uno splendido. Robe da prenderlo a badilate sui calcagni.

Cambiasso – 6: Entra per frenare le avanzate centrali di Diamanti con esperienza provando anche ad attaccare con i suoi classici inserimenti. Tutto regolare.

Mudingayi – 6-: Ci mette qualche minuto a carburare, poi SBEM, broccata terrificante all’ex compagno Perez che non la prende proprio bene. Nel finale effettua una chiusura decisiva che gli fa guadagnare la sufficienza.

 

BOLOGNA

Agliardi – 5,5: Gioca 119 minuti da piena sufficienza, poi tocca inutilmente un pallone destinato al fondo regalando il corner fatale, tra l’altro provando a negare l’immane cazzata come un Mario Monti qualunque. Poi sul corner esce a vanvera acquattandosi sotto Cambiasso che, stupito da tanta grazia, lo tiene lì, rannicchiato, appoggiandosi su di lui. Mina vagante.

Motta – 6: Esce alla distanza, confeziona il cross decisivo per il pareggio e vince il titolo dei pesi Gallo con due manate al volto di Pereira già sconvolto da Madre Natura e dai pescaresi.

Sorensen – 5: Randella come un poliziotto bianco ad Harlem per tutta la partita. Ma Banti passa oltre.

Portanova – 6,5: Guida la difesa con la solita sicurezza e rocciosità. Centralone.

Morleo – 6: Eh vabbè, con davanti Jonathan son buoni tutti!

Antonsson – 5: Mi accorgo ora rivedendo le formazioni che era in campo. Ectoplasma.

Perez – 7+: Cuore, polmoni e fegato di questo Bologna che ritrova il suo puntello. Si arrende solo alla legnata che gli rifila Mudingayi.

Guarente – 6: Senza infamia e senza lode per 45′.

Diamanti – 7,5: Migliore in campo, costante spina nel fianco. Punizione da manuale e tanta classe. Per fare il salto di qualità forse dovrebbe essere più altruista quando arriva ai 20-25 metri.

Pasquato – 6: Buona prova del giovane attaccante rossoblu che chiama in causa anche Handanovic in modo pericoloso.

Gilardino – 6,5: Regge il peso dell’attacco bolognese con gran cuore. Fisicamente riesce a permettersi un unico sussulto, ma Handanovic sfodera il miracolo. Vecchio leone.

Pazienza – 6: Cfr. Guarente

Gabbiadini – 6,5: Gioca bene, come Pasquato, impegnando Handanovic da fuori, e poi bucandolo dopo colossale buffoneria di Jonathan.

Konè – 5,5: Ha la palla dell’ennesimo gol decisivo, ma questa volta la sbaglia. Per il resto poca incisività.

 

Banti – 5,5: La partita è tranquillissima. Lui la dirige bene, per un po’, poi inizia a fischiare a senso unico, concedendo generosamente la punizione che riapre il match. Nel finale non fischia fallo di Cambiasso su Agliardi, ma sull’episodio le interpretazioni si sprecano.

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