Javier Zanetti è un uomo di estrema coerenza: nella sua vita ha cambiato solo due squadre e mai il taglio di capelli: con 40 anni da compiere il 10 agosto e un fresco infortunio alle spalle, rinnova il suo contratto con l’Inter per almeno un altra stagione.
21 Enoch aveva sessantacinque anni quando generò Matusalemme.22 Enoch camminò con Dio; dopo aver generato Matusalemme, visse ancora per trecento anni e generò figli e figlie. 23 L’intera vita di Enoch fu di trecentosessantacinque anni. 24 Poi Enoch cammino con Dio e non fu più perché Dio l’aveva preso.
25 Matusalemme aveva centottantasette anni quando generò Lamech;26 Matusalemme, dopo aver generato Lamech, visse ancora settecentottantadue anni e generò figli e figlie. 27 L’intera vita di Matusalemme fu di novecentosessantanove anni; poi morì.
Cambiate “Matusalemme” con “Zanetti” e avrete un quadro molto simile della situazione. Diciott’anni in nerazzurro, di cui quattordici da indiscusso e amatissimo capitano; uomo di ferro, grande lavoratore, il buon Javier non ha alcuna intenzione di lasciare il calcio giocato e la squadra che gli ha dato tanto per colpa di un brutto infortunio – il 28 aprile, nella gara contro il Palermo, s’è infatti rotto il tendine d’Achille. Moratti, che acquistò come primo giocatore della sua era all’Inter proprio capitan Zanetti, ha voluto dargli ancora fiducia, prolungando così la carriera dell’ala argentina almeno fino al giungere dell’osteoporosi.
Scherzi a parte, in bocca al lupo al Tractor e un augurio di veloce rientro in campo!
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