La Juventus fa polpette del Pescara: 1-6.

Pescara-Juventus è una partita povera di emozioni e di gol, due squadre che perdono tempo a studiarsi e a temporaggiare, manovrando con lentezza…

Sticazzi: solo nel primo tempo sei gol, un palo e un pallone respinto sulla linea in rovesciata, tanto per gradire.

La Juve parte a mille e il Pescara è in bambola, ma Perin sembra Zoff quando al trentesimo (secondo, non minuto) para una secca angolatissima di Giovinco, subito in palla. I biancazzurri per i primi venti minuti non esistono e prende pere come se ci fossero i saldi dal fruttivendolo: Giovinco filtra per Vidal, diagonale e 0-1; poco dopo ci pensa Quagliarella a raccogliere un cross dalla destra e battere Perin nello stesso angolo, 0-2.

Da lì la Juve s’addormenta per un po’.

Ne approfitta il Pescara che prima prende il palo con una punizione al bacio di Quintero, poi si lamenta per un fallo di mano di Vidal in area (ci poteva stare il rigore) e infine accorcia le distanze con un colpo di testa angolatissimo di cascione. Per i bianconeri, però, è solo una pennichella, il terzo gol è questione di poco ed è un altro gran bel gol: Isla in mezzo per Quagliarella che tenta il tacco, la palla s’impenna e Asamoah sfodera una rovesciata da urlo che chiude, almeno apparentemente, la partita. E non è l’unica rovesciata della serata, perché ce ne vuole anche una di Marchisio, sulla linea della porta di Buffon, a salvare la sua Juve dal 2-4 (il quarto arriva fra poco…).

Come si dice, il cul… ehm, la fortuna aiuta gli audaci.

Giovinco è come una spina nelle chiappe dei difensori abruzzesi, gli manca solo il gol. E lo fa. Filtrante smarcante sul centro-destra e da poco dentro l’area diagonale imprendibile, sempre nello stesso angolino sinistro che è l’incubo del sabato da incubo di Perin. Giunge quindi il momento della gloria celeste di Quagliarella, che si permette il lusso di segnare altri due gol: splendido il secondo, ancora di rovesciata, direttamente dal calcio d’angolo battuto da Pirlo.

Finisce con un roboante 1-6.

Difficile pensare che una sconfitta contro la Juventus possa compromettere la carriera del mister del Pescara, ma come si dice… il troppo Stroppa.

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