La legge strana della NBA: se fai turnover ricevi una multa e un rimbrotto!

David Stern ha le idee chiare. Il prodotto NBA va difeso sempre e comunque. Bisogna innanzitutto pensare alle persone che pagano il biglietto, che comprano i gadget, che tengono in piedi tutto il meccanismo goliardico e sportivo.

Per questo per i San Antonio Spurs è arrivata una multa non indifferente per una pratica che in altri sport è una consuetudine accettata. Durante la sfida con Miami (una partita di cartello) il coach dei texani, Popovich, ha tenuto a riposo i suoi titolari: Duncan, Ginobili e Parker. Si trattava della quinta partita in sei giorni e i giocatori, quasi tutti trentenni, avevano bisogno di una fisiologica giornata di riposo.

Una possibilità che la NBA non ammette. Se i tuoi giocatori migliori stanno bene devono essere schierati, magari centellinati sul parquet, ma non possono essere lasciati in tribuna. Per rispetto di chi guarda la partita sul divano e per chi ha comprato il biglietto. Cosa importa se la partita è terminata 105-100, segno di lotta ed equilibrio? il torto è stato fatto, punto.

Certamente il basket e il calcio non sono paragonabili come sport ma questo fatto è indice del modo diverso in cui le federazioni tengono alla propria creatura. Regole inderogabili che mirano a salvaguardare prima di tutto le persone che fanno della NBA un marchio e un prodotto così fortunato. Voi cosa ne dite?

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