La Roma umiliata dal Cagliari (2-4): dalla cagata di Goicochea (video) alle magie di Sau.

 

La vendetta è un piatto che va servito freddo: in questo caso sul “tavolino”. Finalmente Roma-Cagliari si è giocata (il ritorno) e ora si capisce perché la società capitolina non ha voluto presentarsi all’andata in terra sarda: 4 pappine e via.

Alla fine in molti crederanno allo spogliatoio inviso a Zeman; ad una prestazione negativa pilotata per far dire alla società: “levacelo dalla palle… daje!”; ad una sconfitta indolore che porti un cambiamento netto. La realtà è un’altra: una colossale figura di merda davanti ai propri tifosi.

La Roma perde partita e faccia all’Olimpico contro un buon Cagliari guidato da un Marco Sau da urlo. I supporter rossoblù non erano così gasati per un loro conterraneo dai tempi di Zola. Un assist al bacio per Nainggolan al 3′ (primo gol) uno stacco di testa poderoso (dall’alto del suo metro e qualcosa) per allungare il vantaggio (3-1) e un palo clamoroso che ha favorito il tap-in di Pisano (4-1). Cosa volere di più da un attaccante?

Il pareggio di Totti su punizione  (rivedibile la barriera del Cagliari; cancellabile la lentezza di Agazzi) avevano quasi fatto sperare i romanisti: “in fondo si è trattato solo di un brutto inizio, ora gliene facciamo tre”. Poi però è arrivata l’immensa, meravigliosa, orgasmica, vergognosa, fottuta (i vari gradi di piacere/disturbo a seconda di quale fede calcistica si porti) cagata di Goicochea che decide di regalare un momento di gloria ad Avelar buttando nella sua porta un innocuo cross dalla sinistra. Ecco il video per chi ancora non l’ha visto e per chi vuole rivederlo:

La vera notizia però è il gol di Checco Pisano. Uno di quei terzini che non segna mai ma porta a casa lo stipendio con impegno e devozione. Primo gol assoluto in carriera per il giovane sardo che in area ha calciato malissimo ciabattando il pallone (ha rizollato da solo l’area giallorossa); questi però è finito in porta seguendo una traiettoria strana e dondolante e scatenando la gioia di tutto uno spogliatoio.

Al 93′ arriva il gol del 4-2 di Marquinho, inutile e ancora più doloroso per Zeman vista la considerazione che ha avuto per il centrocampista brasiliano. “Resto a Roma altri 5 anni..” parole di ieri. “Vai a fare il gelataio però” parole in coro proferite da tanti, ieri e oggi.

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