La verità sul caso Muntari

Muntari si mette volontariamente fuori rosa.

La notizia arriva ieri,alle 17:04,  inaspettata come un fulmine a ciel sereno: il centrocampista ghanese chiede esplicitamente di non essere più convocato da qui in avanti. A twittarlo è il suo procuratore, Federico Pastorello, che motiva così: “non rientra più nei piani tecnici per la prossima stagione”. Sulley non si sente più protagonista in una rosa che, grazie alla sua classe cristallina, è riuscita a proporre il peggiori centrocampo della storia del Milan (e per distacco, per giunta).

Muntari pneumatico
Muntari mentre si appresta a calciare.

Muntari non ha rescisso il contratto, si è messo in una sorta di aspettativa, di cassa integrazione dorata. Non gioca più a calcio, ma continua a percepire lo stipendio. Dal punto di vista tecnico-pratico, insomma, non è cambiato niente.

Ma cosa lo ha spinto per davvero a prendere questa decisione?

Pare che tutto sia nato da una discussione in cui lui e mister Inzaghi discutevano dei concetti di ‘fuorigioco’ e ‘gol’. Per il mediano, il gol è convalidabile solo se la palla varca la linea di porta fin oltre i cartelloni pubblicitari; per l’ex attaccante, il fuorigioco si può fischiare solo se la punta supera il perimetro della pista d’atletica quando tocca il pallone. Due scuole filosofiche inconciliabili che hanno portato alla rottura definitiva.

E intanto, senza Muntari, il Milan ha vinto.