Lazio-Cagliari 2-1: vittoria condita da mille polemiche.

Una bellissima partita rovinata dall’arbitro. Un rigore dubbio ha deciso il secondo anticipo assegnando tre punti alla Lazio e lasciando il Cagliari a bocca asciutta. Non voglio qui disquisire se il rigore ci fosse o no (non sarei obiettivo) certo è che per dare un rigore così importante bisognerebbe essere sicuri e (anzi arcisicuri) e non mi sembra questo il caso. Massima punizione opinabile ma vittoria-sconfitta sicure: anche questo è il calcio.

Cagliari e Lazio avevano dato vita ad un match spettacolare. Un salvataggio sulla linea di Dias su Nainggolan, una traversa di Ledesma e un palo (quasi autogol) di del Fabro oltre alle occasioni mangiate da Klose e Ibarbo.

Due lampi che avevano poi assestato il punteggio: la staffilata di Sau all’angolino e la zampata di Konko in mischia su azione di calcio d’angolo. Restavano altri dieci minuti di spettacolo puro rovinato dall’arbitro: rigore dubbio realizzato da Candreva, Cagliari in 9 per proteste (espulso Cosu oltre ad Agazzi) e partita finita.

Al Cagliari di Pulga resta la consapevolezza di aver giocato un grande match e di essere vivo nonostante la serie di sconfitte e la precarietà della classifica. Alla Lazio la consapevolezza di rimanere così in alto in classifica e di riuscire a vincere partite che in altre occasioni sarebbero finite altrimenti.

 

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