Milan, è crisi nera anche in Champions

Ancora una sconfitta per il Milan, la terza consecutiva. I rossoneri cadono anche a Malaga in Champions per 1-0. Decide Joaquin nella ripresa, che si riscatta dopo aver fallito un rigore sul finale del primo tempo.

Allegri prova la difesa a tre con Bonera, Mexès e Acerbi, ma si presenta alla partita fondamentale per lui e per la squadra con l’oggetto misterioso Constant sulla fascia. I rossoneri disputano una gara tutto sommato non male, reggendo senza eccessivi patemi gli spagnoli nel primo tempo. È anzi El Shaarawy a ritrovarsi sui piedi la prima palla buona del match: a lato di un soffio il suo tiro da ottima posizione. Il Malaga risponde con due sventole del talento Isco dal limite dell’area che mettono i brividi ai rossoneri. Quasi allo scadere di tempo, però, Proença, considerato forse il miglior arbitro del mondo, si inventa un fallo in area inesistente di Constant e regala un rigore al Malaga. Dal dischetto va Joaquin che per fortuna di Amelia spara alto.

Nel secondo tempo gli spagnoli alzano i ritmi e mettono il Milan in seria difficoltà per buoni venti minuti. I rossoneri sono costretti a contenere e faticano a ripartire. Allegri cade nel brutto vizio di tardare con i cambi e il Malaga trova i frutti della superiorità al 64°. Joaquin buca la difesa e da posizione defilata lascia partire un tiro che sbatte sul palo e si infila in rete: 1-0. Nel Milan entrano prima Pato e poi Bojan ma non sono loro ad incidere. Il Malaga arretra il baricentro e il Milan ha una sterile reazione che si concretizza però in tre ottime palle gol con Pazzini, El Shaarawy e Mexès. Clamorosa quella del francese a due passi dalla porta. Questi non sono tempi per il Milan e il pallone non si insacca.

Tutto sommato un pareggio il Diavolo poteva anche strapparlo, ma questo è il commento che ne esce da quasi tutte le sconfitte stagionali di questo Milan in crisi. Evidentemente la volontà messa in campo non basta, manca la qualità. Venduta in estate. Ora si attendono le decisioni sul futuro di Allegri e della squadra. Urge una scossa al più presto, perché al di là delle potenzialità della rosa, continuare una striscia così nera di risultati porta a livello mentale a fare ancora peggio, col rischio di eccessiva sfiducia e paura.

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