Una giornata di serie A che conferma ancora una volta quello che il nostro buon Mattia dice da agosto e forse pure prima: la Juve ha le mani sullo scudetto e se riesce a perdere 9 punti in dieci partite è brava.
Il Napoli ha l’occasione di riscattarsi dopo le ultime prestazioni non esattamente brillantissime, ma a tenere alto il livello di spettacolarità della Serie A ci pensa Morgan De Sanctis, che regala due gol al Chievo e lo riconferma incubo dei partenopei, se non altro in trasferta. Ma per fortuna degli azzurri, le dirette inseguitrici, Milan a parte, rallentano un po’ tutte: la Lazio prende due sberle da una Fiorentina ritrovata (sontuoso il centrocampo viola) e l’Inter fa l’ennesima figuraccia contro il Bologna.
Incanta e stupisce, il gioco dei nerazzurri, per costanza e continuità: non si fanno mai condizionare dall’avversario e giocano sempre di merda. Ci spiace per #StramaPornostar, ma a questo punto mi sa che sarà proprio il cinema il suo futuro.
Di tutto ciò approfitta ovviamente la Juve, che va a vincere di misura una partita pallosa contro il Catania, grazie a un gol di (ebbene sì) Giaccherini. Anche lui con la cresta. Sembra di essere tornati ai campetti degli anni ’90. Terribile.
Ma a parte questo c’è da dire che la lotta per l’Europa a farsi stuzzichevole, con cinque squadre in sette punti dal terzo posto del Milan (a quota 51 e punta già il Napoli a 53), fino alla Roma che ne ha 44.
Rischia quasi di salvarsi invece il Siena di capitan Iachini, che vincendo contro il Palermo (gia retrocesso…?) si porta a un paio di lunghezze dal quartultimo posto.
Un campionato ancora aperto e combattuto. Almeno dal secondo posto in giù.
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