Dopo due sconfitte e mille mila pareggi, il Venezia torna a vincere e lo fa nella gara più difficile, in casa della capolista Pro Patria e col supporto calorosissimo di ben 9 ultras in trasferta.
La partita è bella, nei parametri di una categoria dal livello tecnico di poco superiore a quello dei ragazzi dell’oratorio; le squadre ci mettono verve e nel primo tempo meriterebbero i bustocchi di passare in vantaggio per la mole di gioco espressa: lo fanno però solo nella ripresa con Bruccini (un cross sbagliato da fuori area…) e per giunta nel momento migliore del Venezia, che stava alzando i ritmi nel tentativo di segnare.
Stava per concretizzarsi l’ennesima beffa dell’Unione di questa stagione: venire puniti nel momento migliore del proprio gioco!
E invece i serenissimi, per l’occasione vestiti di un’orripilante tenuta da trasferta, reagiscono bene e tengono la Pro Patria nella propria metà campo, concedendo solo qualche contropiede, pur pericoloso per la congiunzione terribile della velocità degli attaccanti biancazzurri e della lentezza dei difensori lagunari, agili come bricole impiantante nella melma di canale.
Il risultato però riesce a cambiare, prima con un’azione rocambolesca finalizzata da D’Apollonia (entrato per Franchini, fino a quel momento il migliore in campo) e poi con un colpo di testa su calcio d’angolo che ha visto Marconi svettare in mezzo al nulla della difesa di casa e infilare l’1-2.
Una boccata d’ossigeno per il Venezia che risale un poco la classifica, sperando che, dopo aver trovato una discreta organizzazione di gioco, continuino ad arrivare anche le vittorie.
Forza unione!
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