Chelsea-Juve finisce in parità, due bei gol per parte e tutto sommato va bene a entrambe. Onestamente va più bene alla Juve, al debutto in Champions League dopo tre anni con una trasferta in casa dei campioni in carica, ma il Chelsea a un certo punto ha rischiato pure di buttarla nel cesso, la partita, perciò un punto tra le favorite del girone e tutti contenti.
Il primo tempo è spettacoloso, tanta corse e tante azioni, ma soprattutto tre fantastici gol. La Juve c’è e tiene testa al Chelsea anche sul piano del gioco, anche se talvolta sembra che i bianconeri vogliano portarsi a letto il pallone. In sette minuti, poco dopo la mezz’ora, succede tutto e di tutto.
Oscar è davvero da oscar e spiattella due reti in due minuti, entrambe da fuori area: nel primo trova la complicità del solito sfigatissimo Bonucci che nel metterci la gamba spiazza Buffon, nel secondo sbeffeggia Pirlo con un tacco e spalle alla porta si gira e trova un gol alla Del Piero, da cineteca.
La Juve s’era mangiata già un bel paio di palle-gol con Marchisio e Vucinic, ma rientra in partita dopo cinque minuti con Vidal che gioca su una gamba sola; la gru cilena saltella sul sinistro e piazza un rasoterra dal limite, in boffice all’infortunio e soprattutto a Cech che non c’arriva.
Il secondo tempo inizia con i Blues che spingono, poi cresce la Juve e poi si stufano un po’ entrambe; il ritmo cala e proprio nel momento di stanca maggiore arriva il lampo: errore di Mikel, filtrante geniale di Marchisio che annusa la cazzata di posizione di Terry e trova Quagliarella che tutto solo si concede il lusso di trovare il tunnel a Cech e soprattutto il pareggio. Nel mezzo, qualche imprecisione arbitrale e un rigore chiesto dai Londinesi per intervento di Barzagli che però non pare falloso.
Poco dopo sempre il Quaglia si gira spalle alla porta e colpisce la traversa alta… e lì volano i santi e le madonne di tutta la parte bianconera dello stadio, che già aveva in bocca il gusto della vittoria in rimonta.
La vittoria non arriva, ma per la Juve va benissimo così, è un punto d’oro.
E visto il finale va bene anche al Chelsea.
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