La nazionale italiana di calcio femminile ha vinto. Ha vinto 1-2 in rimonta contro la più quotata compagine australiana. Le nostre ragazze mondiali hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo e si sono regalate la prima vittoria. Anzi, ci hanno regalato la prima vittoria, che è pure doppia: contro l’Australia e contro i rompicoglioni.
Il calcio femminile, cheppalle
E insomma è ormai chiaro come funziona: il volley femminile va bene, il basket pure, l’atletica anche e persino il tennis. Il calcio femminile no.
Ma non è una questione di maschilismo, è la tecnica che fa schifo!
-cit. il tifoso medio, che non distingue una diagonale da una Coca-Cola
Partiamo da un dato effettivamente incontestabile: a livello atletico, rispetto al professionismo maschile, siamo ancora indietro. E siamo abbastanza indietro anche a livello tecnico-tattico. Rispetto al professionismo maschile di sicuro, ma se non altro perché le ragazze non sono professioniste.
Se lo fossero, sarebbero al livello dei maschi? Non lo sappiamo. Ma quali maschi, poi? Ma l’avete mai vista una partita di C2? Comunque, non lo sappiamo. Supponiamo di no.
Farebbe differenza?
Noi a guardare Australia-Italia, per esempio, ci siamo divertiti. Abbiamo tifato. Abbiamo sbuffato al gol di Sam Kerr e abbiamo gioito alla doppietta di Barbara Bonansea. Abbiamo spinto la maglia azzura e lo abbiamo fatto senza pensare troppo a chi l’indossava. Se sotto la toppa tricolore ci sono tette o pettorali scolpiti a noi frega poco.
Ci siamo divertiti, sì. Ci siamo divertiti più con questa partita che con l’ultima finale di Champions – che è stata una partita pellagrosa.
È legittimo che a molti questo sport non piaccia. A noi per esempio non piace il pugilato. Per questo non lo seguiamo, ma lo lasciamo ai suoi tifosi.
Chi non ama il calcio femmile invece è astioso contro chi lo segue. Chissà perché. Forse perché non ama le donne. Forse perché ha solo voglia di rompere le palle.
Lasciatele giocare e lasciateci tifare, per favore. Il telecomando è facile da usare e potete sempre girare da un’altra parte, oppure spegnere il TV. Magari fuori è bel tempo e una passeggiata giova alla salute.