Napoli-Fiorentina: beach volley di classe.

Sapevamo che grandi campioni del passato come Cantona, Di Biagio e altri s’erano dati al beach soccer; quello che non sapevamo è che la serie A avesse sdoganato questo sport affascinate, seppur minore, e deciso di accettare indifferentemente partite su campi regolamentari e partite su distese di sabbia.

Il primo esperimento l’avevano fatto a Bari durante il trofeo Tim, con l’entusiasmo dei giocatori, tra gli altri Martin Caceres che ha donato un ginocchio alla causa. Era calcio estivo e, come per gli arbitri di porta, si stava sperimentando.

Ieri invece abbiamo assistito al debutto ufficiale dei campi di sabbia nel nostro campionato, al San Paolo, in occasione di Napoli-Fiorentina: esperimento riuscito alla grande! Come novelli angioletti, i giocatori si libravano su nuvolette sabbiose che si alzavano dal terreno al tocco degli scarpini; una gioia per gli occhi, una sinfonia di sbuffi quinci e quindi.

La Lega è un gigante d’argilla ed ora s’è giustamente dotata di ciò che più le s’addice: la polvere al posto dell’erba. Non sappiamo se è polvere naturale o polvere sintetica (se nel Napoli giocasse ancora Maradona, avremmo maliziosamente pensato alla seconda ipotesi), di sicuro è polvere di grande effetto: uno spettacolo vedere Roncaglia inchiodarsi come un cuneo nel legno durante un banale intervento in scivolata! Già pregustavamo di vedere la sua rotula volare suglia spalti per la gioia dei tifosi.

Gioia rimandata, non disperate.

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