Riflessioni sulla domenica di moto.

Nella domenica da poco passata, non c’è stato solo calcio: si sono corsi pure il gran premio di Mosca di Superbike e quello di Brno di MotoGP. Entrambe puzzano di ribaltone.

 

Il ribaltone vero s’ concretizzato in SBK, dove nonno Max (Biaggi) è perennemente in difficoltà e finisce pure per cadere in gara 2: ne approfitta Melandri, che guadagna la vetta del mondiale. Contenti per Macio, che finalmente si toglie un po’ di soddisfazioni dopo che per anni ha recitato la parte del pippone da ultima fila e ora è risorto come una fenice romagnola e si gode il primato in classifica generale. Un po’ meno contenti per Biaggi noi tifosi dell’Aprilia che già pregustavamo il secondo mondiale in relativa scioltezza: nelle ultime gare il Corsaro è parso parecchio sottotono, ma nulla è ancora compromesso. Risale pian piano Laverty, sempre su Aprilia, mentre il campione in carica Checa (famoso per le sue curve alla Checa…) ha dominato in prova, ma poi è rimasto a casa a guardarsi le partite.

Motomondiale che invece vede il clamoroso recupero di Dani Pedrosa, eterno terzo incomodo nelle lotte mondiali e ora a soli tredici punti dal capofila Lorenzo, ieri secondo dopo un bel duello tutto castigliano. Ancora a carampane la gara di Valentino Rossi, un po’ per i problemi della sua Desmocatorcio, che ha accusato perdite d’olio sin dai primi giri, un po’ forse perché tanto sa che più di così è difficile fare e tanto l’anno prossimo si riparte da zero con una moto nuova. Sperando che la casa di Borgo Panigale decida di mettere sotto il culo di Dovizioso una vera Desmosedici e non un Califfo truccato.

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