5 moduli per dimenticare il 4-2-4 di Ventura

Diciamolo chiaro: il 4-2-4 di Gian Piero Ventura, allenatore della nazionale italiana di calcio, piace solo a Gian Piero Ventura. Per molti è quello il motivo per cui gli azzurri sembrano giocare come una squadra di promozione abruzzese e rischiano di perdere il mondiale. Per questo abbiamo deciso di suggerire al Ct delle soluzioni alternativa, altrettanto fantasiose per cambiare modulo e salvare la faccia.

2-4-4

È chiamato: “Tutti in area”. Due liberi alla Baresi, come Bonucci e Romagnoli e otto uomini costantemente in attacco. Un mondo per conservare la mentalità offensiva e non lasciare due soli centrocampisti a lottare in mezzo al campo come dei poveri deficienti. Tanto si sa che nel calcio conta fare un gol più degli altri e con questa difesa almeno 3 gol è normale subirli.

3-1-1-1-1-3

Detto anche “Holly e Benji”. Consiste nello sfidare gli avversari andando verso la palla uno alla volta. Come nel famoso cartone animato. In scivolata, in difesa; in obliquo, in attacco. Ottimo schema per le verticalizzazioni. Brevi. Un passaggio alla volta, fino in porta.

1-2-3-4

Schema facilissimo da ricordare, detto “pin”. Un difensore rimane molto indietro per giocare a carte con Buffon, due sono pronti a coprire le magagne del centrocampo, tre fanno densità in mezzo al campo, quattro fissi in area. E vediamo che succede

5-1-4

Chiamato “lancio lungo”. Dimentichiamo il centrocampo. Eliminiamolo. Non serve a nulla. Almeno come lo usa Ventura. Giochiamola lunga e difendiamo bassi. Un attacco e una difesa. Nulla in mezzo. E scommettiamo sui giocatori e sul talento.

2-7-1

Se invece piace il centrocampo… ecco lo schema “falange”. I giocatori si muovono come una barriera umana, come una mischia nel rugby. La palla è tenuta dai due giocatori schierati in difesa che avanzano dietro la colonna che si muove compatta. Fino a entrare tutti in porta. Geniale no?