Addio a Riccardo Garrone: le voci degli sportivi.

Riccardo Garrone, patron della Sampdoria e suo presidente dal 2002 al 2011, si è spento oggi a quasi 77 anni dopo una lunga e dolorosa battaglia contro il cancro. Alla guida della Erg dal 1963, all’inizio del nuovo millennio acquistò la proprietà dei blucerchiati, in cerca di riscatto dopo anni difficili, e li portò fino alla storica qualificazione in Champions League del 2010. Qui di seguito, vogliamo riportare le parole a caldo di alcuni dei personaggi dello sport che meglio lo conoscevano.

garrone

Francesco Flachi:  “Il calcio italiano perde un grande uomo, trasparente, leale, e semplice. Per noi è stato un padre di famiglia. Era una gran bella persona, che ci mancherà. Non amava apparire proprio per la sua semplicità; aveva però dei grandi valori, e difficilmente sbagliava una parola detta. Racconto un aneddoto: dopo il mio problema a Genova, per due anni non si fece sentire, come una punizione da padre in figlio. Poi, passato del tempo, mi tornò ad abbracciare, come a farmi capire che io avevo sbagliato ma che mi perdonava. Lui e Mantovani hanno fatto la storia della Sampdoria”

Vincenzo Montella:“Nella prima parte della mia carriera ho giocato con Mantovani come presidente della Sampdoria, successivamente sono tornato nel 2007 e c’era Garrone. Ogni volta che mi vedeva manifestava grande entusiasmo, lo ricordo con grande affetto e simpatia; era una grande persona, mi associo alle condoglianze per la sua famiglia. Spero di poter essere presente al momento dell’ultimo saluto”

Giuseppe Marotta: “Quando si parla dell’abbandono di una persona è molto difficile esprimere quello che si pensa. Io sono arrivato alla Juventus grazie a lui, i nove anni trascorsi con Garrone mi sono serviti molto. Mi ha trasmesso un rigore morale fondamentale per la mia carriera. Era una persona di grande etica e moralità. Per me è una mancanza troppo forte, mi ha dato tanto e lo ricorderò sempre. Molti dirigenti dovrebbero apprendere da lui per ciò che riguarda i valori dello sport”

Sergio Gasparin: “Si sapeva che il presidente era malato, ma il momento del distacco lascia sempre grande emozione. E’ stato un grande presidente e una persona straordinaria. Personalmente ho avuto la possibilità di apprezzarlo molto quando era alla Sampdoria. L’ho voluto bene e mi unisco al cordoglio verso le persone a lui care e vicine. La Samp con lui perde una persona di grande carisma e personalità. Era importante non solo come presidente, ma anche come grande imprenditore che ha saputo mettere il suo potere nelle mani del figlio Edoardo. Sono sicuro che proseguirà il grande lavoro del padre”

Infine, le parole di una persona speciale, per tanti motivi, nella vita sportiva di Garrone, quell’Antonio Cassano il cui rapporto di amore e odio ha tanto riempito le pagine dei giornali: “Un dolore straziante, oggi è uno dei giorni più brutti e tristi della mia vita. Rimarrai per sempre nel mio cuore e ti vorrò bene per sempre”

Fonti: SportMediaset, La Gazzetta dello sport, Tuttomercatoweb

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