Il Milan d’agosto pareggia ad Eindhoven.

Per seguire questo Milan d’agosto, impegnato nei preliminari di Champions League contro il PSV, serviva davvero Eindhoven: un Eindhoven di caffeina, come minimo, visto che la partita è stata interessante e scoppiettante come un documentario sui pangolini che giocano a magrasso.

psv milan

Iniziano bene i rossoneri di mister Allegri, che già al secondo minuto sta per prendere gol a porta vuota su un tap-in ravvicinato di Maher, lesto a colpire per sbaglio una caciotta ammuffita lanciata da Matavz poco fuori area. Dopo essersi mangiato un gol delizioso come un marshmallow all’ottavo minuto, El Sharaawy si riscatta al quarto d’ora incornando un bel cross di Abate, bravo a trovare la cresta del Faraone nel deserto sabbioso della difesa del PSV, per l’occasione impegnata in un’intensa caccia alle farfalle.

Dopo di che il Milan smette di giocare, tanto che i suoi giocatori sembrano più Schaars di quelli del PSV – che pure può contare sull’esperto Park, che ha da poco guidato per mano il QPR alla retrocessione. Nonostante si veda addirittura un dribbling di Boateng (l’ultima volta che è successo ha eruttato il Vesuvio), i Diavoli sembrano spaesati, tanto che pure Muntari ogni tanto prova a scartare degli avversari, dimentico del sua esclusiva e naturale propensione ad essere un paracarri. Abbiati (talvolta con l’aiuto della traversa) è decisivo in più d’un’occasione, quando gli olandesi si fanno coraggio e iniziano a spingere, ma soprattutto è fondamentale nel servire a Matavz l’assist per il pareggio nella ripresa, dopo che Bruma aveva tirato un terra-aria all’incirca dal confine col Lussemburgo.

Il risultato è sulla carta favorevole al Milan, che però poteva vincere facilmente e, chiaramente, non l’ha fatto.

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