Il Milan ritrova in Russia gioco, reti e un portiere di grande livello: Zenit k.o.!

Era una sfida delicata per entrambe e alla fine è stato il Milan a spuntarla. La squadra di Allegri torna dalla Russia con un bottino fondamentale per riprendere una marcia che fino ad ora ha avuto troppe soste. Lo Zenit di Spalletti resta in crisi profonda e continua a vivere il momento più difficile da quando il tecnico italiano si è seduto in quella scottante panchina.

Un Milan d’assalto e super offensivo (Emanuelson al posto di Nocerino, più altri tre uomini d’attacco) dimostra fin dalle prime battute di voler cambiare marcia rispetto alle ultime deludenti prestazioni. Proprio l’olandese e il faraone (sempre più leader) portano avanti di due reti i rossoneri prima del recupero russo firmato da Hulk e Shirokov. Al 76′ Hubocan decide di completare la frittata buttando la palla alle spalle del proprio portiere e riconsegnando le chiavi del match ai milanesi. Potete immaginare le imprecazioni legate al cognome del giocatore dello Zenit proferite da Spalletti alla visione del goffo autogol.

L’eroe di giornata è sicuramente il camerata Abbiati. Il portiere ha ritrovano la vena dei giorni migliori, salvando capre e cavoli nel finale di match. Tutti i tifosi milanisti sperano che abbia finalmente deciso di non calcare le orne dei suoi predecessori: Dida, Kalac, Fiori…

Un vittoria che rilancia anche la leadership di Allegri e le sue scelte tecniche-tattiche allontanando il mostro dell’esonero che dopo Parma si faceva sempre più pressante. Ora bisognerà cogliere una doppia vittoria contro il Malaga per mettere al sicuro il girone di Champions League e pensare al recupero in campionato. Il Milan visto ieri può tranquillamente farcela.