La vendetta di Pradé, una clausola anti-Juve per Jovetic.

 

 Dopo l’operazione Berbatov sapevamo ci sarebbero state ripercussioni. Pradé (con il suo angelico sorriso) ha chiuso, di fatto, la porta in faccia a Marotta provocandogli un grande mal di testa e probabilmente un fastidioso bernoccolo. La Juventus ha messo in cima alla lista dei suoi desideri l’attaccante montenegrino, considerato il vero astro nascente del calcio europeo, ma non ha fatto i conti con l’orgoglio viola. Il direttore sportivo dei bianconeri sperava di completare un tam-tam balcanico Vucinic-Jovetic, ma dovrà cercare ritmi diversi per il suo attacco futuro.

La Fiorentina sta stipulando un nuovo contratto con Jovetic sapendo perfettamente che, a meno di clamorose novità, dovrà lasciarlo andare via a giugno. La clausola rescissoria di circa 40 milioni non è un ostacolo definitivo per molte società-corazzate del vecchio continente che se lo contenderanno a colpi d’ingaggio. Niente aste, solo cash. Bisognerà solo convincere il giocatore.

La Juve è l’unica squadra italiana in grado di portarlo via da Firenze a quelle cifre ma, Pradé e la dirigenza, hanno deciso che il prezzo per la famiglia Agnelli sarà molto più elevato. Quella clausola infatti esclude i bianconeri che dovranno trattare per il prezzo del cartellino con una società ferita dall’affare Berbatov e convinta di aver subito un torto da Marotta e soci, senza ricevere uno straccio di scuse.

Una clausola che farà felice la fiesole e in generale la tifoseria viola, da sempre acerrima nemica di quella torinese fin dai tempi dello “scippo” di Roberto Baggio. Pradé potrebbe essere entrato definitivamente nei cuori dei suoi tifosi dopo questa operazione contro la prepotenza di chi si sente più forte in ambito mercantile.

La Juve sembra ormai tagliata fuori dai giochi visto che le offerte per Jo-Jo non mancheranno e non dovranno essere accompagnate da trattative lunghe e dispendiose. Basterà arrivare con le valigette piene di soldi con la cifra pattuita per il cartellino e convincere l’agente e il giocatore della bontà di un progetto diverso da quello torinese. L’unica possibilità che resta a Marotta e quella di riuscire a far impuntare Jovetic su un suo esclusivo trasferimento a Torino, impresa difficile ma non impossibile.

Sembra una partita a scacchi. Pradé ha fatto la sua mossa e ora tocca di nuovo a Marotta inventarsi un modo per sottrarsi allo scacco viola, riaprendo una partita che appare ormai decisa.

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